Sicuri con la neve 2023, grande successo degli eventi in tutta Italia

Nonostante le incertezze d’innevamento e gli esiti negativi lasciati dalla pandemia, la giornata nazionale dedicata alla prevenzione degli incidenti tipici della stagione invernale ha ottenuto un ottimo successo. Dai brevi articoli che seguono si evince l’imponente lavoro messo in campo ed è possibile cogliere idee e suggerimenti per le edizioni future.

La stagione che ha caratterizzato la giornata nazionale Sicuri con la Neve del 15 gennaio scorso è stata, ancora una volta, influenzata dai cambiamenti climatici con temperature troppo calde e scarsità di neve. Seguire il ciclo delle stagioni risulta sempre più difficile, perché si fa fatica ad adattarsi ai tempi e ai cambiamenti ambientali che non rispettano ciò che ci si aspetta. I pericoli propri della montagna invernale si associano, ancora diffusamente e soprattutto, al pericolo da valanga; ma non è così che dev’essere. Con i cambiamenti climatici cambia la montagna; di conseguenza dovrebbe cambiare anche la percezione dei pericoli che, oltre alle valanghe, caratterizzano questi inverni tanto anomali: ne è un esempio la formazione di ghiaccio causata da bruschi e inattesi cali termici che seguono giorni con temperature particolarmente miti.

Le nevicate d’inizio stagione avevano generato grandi aspettative negli appassionati di neve fresca, presto mortificate dall’interruzione delle precipitazioni nevose. Cresce così la smania, l’impazienza di trovare ciò che si desidera: la neve, appunto. Probabilmente anche per questo, con le prime nevicate d’inizio stagione, poco ha importato se faceva caldo e il manto non era ancora assestato, è prevalso in molti l’obbligo di non perdere tempo. Malauguratamente non sono mancati gli incidenti da valanga; insieme a questi ci sono stati anche eventi infausti causati da scivolate su ghiaccio.

Da tempo condividiamo la necessità, almeno nelle aspettative, di proporre iniziative di prevenzione in ragionevole anticipo rispetto alle stagioni; per questo motivo la giornata Sicuri con la Neve si organizza ogni anno la terza domenica di gennaio con la speranza di precedere la stagione invernale e scialpinistica vera e propria. Come si accennava, non è solo il rischio da valanga che deve allarmarci; di incidenti da valanga si parla molto. Dobbiamo tenere alta l’attenzione anche per gli incidenti su cascate di ghiaccio, per i problemi legati all’ipotermia, per le scivolate su terreno ghiacciato perché, numericamente parlando, queste ultime casistiche sono paradossalmente più preoccupanti delle valanghe.

Di conseguenza, sarebbe opportuno superare l’idea prevalente di legare la giornata Sicuri con la Neve alla presenza d’innevamento, ovvero, unicamente all’autosoccorso in valanga, riducendo impropriamente questo alla sola dimostrazione pratica di ricerca con ARTVa. Peraltro, la prevenzione del rischio da valanghe dovrebbe toccare con decisione tutti gli argomenti che precedono l’autosoccorso, ovvero, l’evento valanghivo, anche se questi sono più noiosi e meno accattivanti da proporre.
Nei report che seguono sono molti gli eventi che, se pur in carenza di neve, dimostrano d’aver coinvolto proficuamente molti appassionati.

Proporre momenti di riflessione sulle valutazioni ambientali, sulle dinamiche di gruppo, sui comportamenti, sui limiti personali e sulle capacità di rinuncia è importante perché la prevenzione è e rimarrà un fatto primario di cultura.

In Alto Adige autosoccorso in valanga.

Due le iniziative che si sono svolte nelle nostre località: una a Vipiteno, l’altra in Alta Val Venosta. A Vipiteno è stata organizzata una gita di scialpinismo con esercitazioni su valanga a cui ha partecipato un gruppo di venti iscritti del Club Alpino San Paolo insieme agli operatori del Soccorso Alpino della Stazione di Appiano.  Il secondo evento si è svolto nella zona di Melago – Vallelunga dove il gruppo giovanile della Croce Bianca Alta Val Venosta è stato protagonista di un’esercitazione di autosoccorso in valanga. “Parlare di prevenzione, per noi del CNSAS, è un dovere”, ha spiegato Giorgio Gajer, presidente del Soccorso Alpino dell’Alto Adige; “lo facciamo richiamando in maniera decisa le responsabilità personali, la cultura della prevenzione e dell’autosoccorso”. È stato bello vedere molti giovani che hanno partecipato dimostrando grande passione e impegno. (Ufficio Stampa CNSAS Alto Adige).

In Campania l’allerta dei soccorsi e la programmazione della gita.

La tradizionale giornata Sicuri con la Neve si è svolta quest’anno per la prima volta in provincia di Caserta, in località Bocca della Selva – Piedimonte Matese (CE). La mancanza di neve che sta caratterizzando il centro sud nell’ultimo periodo ha reso difficile proporre gli aspetti pratici della prevenzione e dell’autosoccorso in valanga. Abbiamo quindi aperto l’evento affrontando, a cura dei Carabinieri Forestali del servizio Meteomont del Settore “Appennino meridionale” di Avellino, i rischi valanga e illustrando le finalità del servizio e le modalità di rilevamento dei dati nivometeorologici. Abbiamo poi messo a disposizione di tutti i presenti varie postazioni in cui sono stati affrontati i temi di prevenzione: da come programmare al meglio un’escursione invernale a come allertare i soccorsi in caso di necessità, distribuendo inoltre dei flyer informativi. Ci siamo soffermati anche sull’app Georesq e sulla sala operativa nazionale di Cassano Irpino (AV) che andrà a rafforzare il servizio per il centro sud. Ad affiancare i nostri operatori si sono aggiunti oltre ai Carabinieri Forestali anche i militari della stazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Sant’Angelo dei Lombardi (AV), da poco operativa. (Angelo Caprio).

In Friuli Venezia Giulia un convegno e un’esercitazione pratica.

Per la giornata nazionale Sicuri con la Neve 2023 la stazione CNSAS di Pordenone ha organizzato un convegno nella serata di venerdì 13 gennaio 2023 presso il centro congressi di Piancavallo dove è stato proiettato il film-documentario “Neve e montagna. La prevenzione del rischio valanghe”. A seguire si sono tenuti gli interventi da parte dei volontari del CNSAS FVG, CAI di Pordenone, Corpo Forestale Regionale e Protezione Civile. A questo evento hanno partecipato circa 130 persone. Il 15 gennaio, sempre a Piancavallo, a cura del CNSAS di Pordenone e in collaborazione con le stazioni CNSAS di Maniago e Valcellina, sono state organizzate delle stazioni pratiche sull’utilizzo dell’ARTVa, pala e sonda, sulle tecniche BLSD in caso di travolto da valanga e sui materiali tecnici indispensabili da portare quando si decide di organizzare un’escursione. Era presente anche il Corpo Forestale illustrando ai partecipanti la stratigrafia del manto nevoso. A questo evento hanno partecipato circa 50 persone, con varie competenze ed esperienze di escursioni su neve fresca. Una trentina i volontari CNSAS delle tre stazioni coinvolte che hanno partecipato ai due eventi. (Lisa Colussi).

Il convegno di Piancavallo sul rischio valanghe.

L’iniziativa di dedicare la sera di venerdì 13 gennaio ai temi del rischio valanghe, proposta dalla nostra Stazione del Soccorso Alpino di Pordenone, si è rivelata opportuna e ha visto una folta partecipazione di componenti del Soccorso Alpino della Provincia, dei maestri di sci, di autorevoli rappresentanti della Protezione Civile, del Corpo Forestale Regionale, della Sanità e dei Carabinieri sciatori, di soci e di accompagnatori del CAI e di Istruttori della Scuola di Alpinismo “Val Montanaia” del CAI Pordenone e di pubblico interessato alle escursioni sulla neve fresca. Proprio in questo periodo, a causa del diffuso aumento della temperatura, si sono verificati nelle nostre montagne e in altre Regioni vari distacchi di valanghe.
La serata si è svolta al Centro Congressi di Piancavallo, con il patrocinio di Promoturismo e della Comunità di Piancavallo, ed è stata condotta con competenza e chiarezza da Luca Diana, noto responsabile e coordinatore del Soccorso Alpino di Pordenone. Il film documentario “Neve e Montagna. La prevenzione del rischio valanghe” ha aperto la serata. Giovanna Burelli, della Protezione Civile, ha descritto la formazione delle valanghe, la tipologia della neve, le cause del distacco, la lettura del bollettino valanghe; informative e previsioni realizzate in Italia dall’AINEVA, Associazione italiana nevi e valanghe, coordinate a livello europeo. Il dott. Carlo Fachin e il dott. Blarasin, medici del Soccorso Alpino di Pordenone, si sono avvicendati sui temi dell’autosoccorso.

Molto interessanti gli interventi della Guardia Forestale Roberto Bullo sull’utilizzo di specifici attrezzi per la valutazione del manto nevoso e del Maresciallo Marongiu dei Carabinieri di Aviano che ha messo in evidenza la collaborazione dell’Arma sul controllo del comportamento di sciatori ed escursionisti. Prestigiosa la partecipazione del Colonnello dei Carabinieri Riccardo Corbini, comandante di Meteomont di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ha concluso la serata l’avv. Marco Del Zotto, Presidente Regionale dei maestri di sci, sul tema delle possibili responsabilità nello svolgimento dell’escursione sulla neve con altri amici, raccomandando che bisogna già da casa valutare l’esperienza propria e degli altri partecipanti e, in caso di dubbi o di incertezze, saper rinunciare. È dovuto a tutti i relatori un sentito e cordiale ringraziamento per aver offerto una panoramica completa e convincente sulla esistenza dei pericoli e sull’esigenza della prudenza e dell’esperienza. Ben sapendo che in montagna non esiste il rischio zero. (Giancarlo Del Zotto).

In Lombardia teoria e pratica per l’autosoccorso in valanga.

Pieno successo della manifestazione proposta a Pian del Poggio nel Comune di Santa Margherita Staffora, in provincia di Pavia. L’assenza di neve e le previsioni meteo poco invitanti non hanno scoraggiato la partecipazione all’incontro con i tecnici e i sanitari della Stazione Soccorso Alpino Pavia – Oltrepo, presenti insieme agli Istruttori della Scuola di Alpinismo “G. Grignani” delle Sezioni CAI di Pavia, Voghera e Lodi. Una sessantina le persone presenti, fra questi, anche una buona rappresentanza di ragazzi dei gruppi scout provenienti da Voghera, segno tangibile della passione fra i giovani per le nostre montagne. La giornata ha aperto i lavori presso l’accogliente sala dell’associazione POGGIO 2000, gentilmente messa a disposizione. Dopo la presentazione delle tematiche inerenti la prevenzione degli incidenti, le problematiche relative al rischio da valanga, l’ipotermia e gli aspetti sanitari d’approccio al paziente, con grande interesse sfidando la nebbia e il vento, il gruppo è uscito per la parte pratica. Diversi i momenti di coinvolgimento, tutti partecipati con grande attenzione: ricerca con ARTVa, movimentazione su terreno innevato/ghiacciato, breve escursione alla cima del Monte Chiappo da dove le nubi hanno concesso qualche momento di buona visibilità. Al ritorno, non poteva mancare la parte conviviale poiché in montagna si va anche per stare in compagnia. (Emiliano Zucchini).

Il CAI di Bergamo con le sue Scuole, a fianco del CNSAS, ha organizzato a San Simone (BG) la giornata Sicuri con la Neve 2023. Una bella nevicata ha creato un’ambiente invernale che ha accolto tutti i partecipanti. Presenti circa novanta persone provenienti principalmente dalle Sezioni CAI di Bergamo, Mantova, Brescia, Castiglione, Vimercate, Cermenate, Crema, Parma; significativa la partecipazione dei ragazzi dell’Alpinismo Giovanile. Una trentina i tutors che hanno lavorato nei campi neve e nei punti di informazione; insieme ai tecnici del Soccorso alpino erano presenti rappresentanti e istruttori delle Scuole di Alpinismo e Scialpinismo della Bergamasca (Alpinismo Giovanile, Scuola Valcalepio, Scuola  Orobica, Scuola Valle Seriana, Scuola  6BLec, Scuola Regionale Escursionismo, Scuola Maestrini Fassi, Rete Radio Montana, Meteomont, Gruppo GAMO, O.T.T.O.  Lombardia). Un ringraziamento va a tutti i tutors che si sono adoperati per la buona riuscita della giornata; un ringraziamento particolare, per la sua professionale disponibilità, va all’amico, medico del Soccorso alpino, Alessandro Calderoli. (Tiziano Viscardi).

In Molise nivologia, autosoccorso in valanga e dimostrazione delle unità cinofile.

Nell’ambito dei propri compiti istituzionali, per promuovere la prevenzione degli incidenti in montagna, il Servizio regionale CNSAS del Molise ha organizzato la giornata nazionale Sicuri con la Neve presso il comprensorio sciistico di Campitello Matese nel Comune di San Massimo (CB). Importante è stata la collaborazione delle Sezioni del Club Alpino Italiano presenti sul territorio.
L’iniziativa è stata rivolta a tutti i fruitori della montagna ma anche a tutte le istituzioni ed organizzazioni che sono coinvolte nel pubblico soccorso e nella gestione di eventi critici come le slavine. Durante la manifestazione i responsabili del CNSAS hanno affrontato temi di nivologia, prevenzione e sicurezza in ambiente montano esponendo anche su protocolli di monitoraggio, prevenzione e metodologie di soccorso in eventi valanghivi. I tecnici del CNSAS hanno poi mostrato i dispositivi di sicurezza per le procedure di autosoccorso in valanga, sonda, pala ed ARTVa, spiegando il loro corretto utilizzo e illustrato le tecniche di disseppellimento di persone travolte. Infine, è stata effettuata una dimostrazione di ricerca di persone travolte mediante una unità cinofila da ricerca in valanga del CNSAS Molise. (Ettore Mascieri)

In Piemonte autosoccorso in valanga e dimostrazione delle unità cinofile.

Domenica 15 gennaio all’Alpe Devero in Valle Ossola, si è svolta la giornata Sicuri con la Neve a cura della X Delegazione Valdossola del CNSAS, insieme al SAGF Guardia di Finanza, alle sezioni CAI, allo SVI, all’ente Aree Protette dell’Ossola. Una consolidata sinergia di professionisti e volontari per un messaggio di prevenzione e approfondimento delle tecniche di autosoccorso in valanga. L’iniziativa era rivolta a tutti gli appassionati di sci, di escursionismo con le racchette da neve e non, che nei vari campi prova hanno potuto apprendere e/o approfondire le tecniche di ricerca dei travolti da valanga.  Le dimostrazioni hanno previsto l’utilizzo della sonda, indispensabile per determinare l’esatta posizione e la profondità di sepoltura del travolto, il disseppellimento e gli aspetti sanitari di soccorso, senza tralasciare i cenni di nivologici e preparazione della gita. Un’area a parte è stata riservata alla dimostrazione del lavoro dei cani da ricerca in valanga. Propositiva e incoraggiante è stata la risposta dei partecipanti che hanno fatto emergere l’importanza di acquisire una metodologia chiara di autosoccorso, una indispensabile formazione, unitamente alla consapevolezza dei limiti propri e dei compagni d’escursione: sono questi gli elementi importanti per una corretta frequentazione “delle alture” in ambiente invernale. (Cecilia Cova).

In Sicilia gita escursionista con utili consigli.

Oltre un centinaio i partecipanti all’edizione 2023 di SICURI con la NEVE, svoltasi domenica 15 gennaio in Sicilia a Piano Provenzana, sul versante nord dell’Etna. Aquilotte e aquilotti dell’Alpinismo Giovanile del CAI, socie e soci delle sezioni CAI di Acireale, Belpasso, Bronte, Catania, Giarre, Linguaglossa, Pedara, studentesse e studenti del Liceo Scientifico Statale Archimede di Acireale, escursionisti ed amanti della montagna, insieme ai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano hanno percorso il sentiero che da Monte Conca porta al Rifugio Castrogiovanni di Monte Baracca, fino ai Monti Sartorius. Poca la neve, ma molta la voglia di partecipare e ascoltare i consigli sui corretti comportamenti e le buone pratiche per vivere la montagna in ragionevole sicurezza. I nostri sanitari hanno parlato dei rischi legati all’ipotermia e di come affrontarli, mentre i quadri di delegazione e di stazione hanno spiegato ai partecipanti le corrette procedure per richiedere aiuto in situazioni di emergenza in montagna. Si è poi affrontato il tema dei cambiamenti climatici e di come questi incidano negativamente anche sugli incidenti in montagna, aumentandone il numero e la frequenza, sia nella stagione invernale, sia in quella estiva. Alla fine della giornata, i nostri tecnici hanno simulato il recupero e il trasporto di un infortunato mediante barella portantina. (Alfio Ferrara).

In Toscana stand lungo le principali mete escursionistiche e iniziative informative.

In Toscana purtroppo le condizioni meteo, con pioggia e nebbia pressoché ovunque, hanno pesantemente condizionato l’evento soprattutto ripercuotendosi su una generale scarsa, se non inesistente, affluenza da parte di escursionisti ed alpinisti. Le Stazioni hanno comunque presidiato i loro stand collocati nei punti nevralgici di accesso alle principali mete dell’escursionismo invernale. In alcuni casi, ad esempio nella Stazione di Lucca e nella Stazione Monte Amiata, sono state organizzate iniziative di ordine teorico con convegni diretti alla prevenzione. Nello specifico, a Lucca la parte teorica è stata tenuta presso il Centro didattico del CNSAS a Castelnuovo di Garfagnana, dalle 8 alle 12. Nonostante il meteo avverso è stata registrata una discreta affluenza proveniente dalle tre Sezioni CAI di Barga, Castelnuovo di Garfagnana e Lucca. Gli argomenti trattati, intercalati dai video della SNATE, hanno riguardato: pianificazione delle escursioni, attrezzatura in ambito invernale, cenni basici di cartografia, applicazioni per smartphone, Georesq, chiarezza sui settaggi del gps ed il formato di coordinate da comunicare in caso di richiesta di soccorso. È stato poi affrontato l’argomento dell’autosoccorso in valanga evidenziando la necessità di conoscere l’uso di ARTVa, sonda e pala anche grazie alla visione di video esplicativi. I partecipanti, circa una trentina, hanno dimostrato molto interesse interagendo con scambio di esperienze sui vari argomenti. La mattinata si è chiusa con il proposito di programmare un incontro a breve in ambiente innevato dove svolgere la parte pratica sull’autosoccorso. L’iniziativa invece organizzata dalla Stazione Monte Amiata si è tenuta nei giorni precedenti la domenica 15 gennaio, presso le sezioni del CAI di Siena e di Grosseto con le quali è stata organizzata la serata informativa. Anche in questo caso gli argomenti trattati hanno riguardato gli infortuni su neve e ghiaccio, i rischi della montagna nel periodo invernale con particolare attenzione sull’utilizzo di ARTVa, sonda e pala. L’iniziativa si è conclusa durante la domenica con alcune simulazioni di ricerca ARTVa presso il Monte Amiata. (Ufficio Stampa SAST).

In Valle d’Aosta esercitazioni di ricerca in valanga.

La 19° Giornata Sicuri con la Neve intitolata a Patrizia Pagani, organizzata dalla Scuola Nazionale di Alpinismo e Scialpinismo della FALC di Milano, il 15 gennaio scorso è approdata a Cheneil in Val D’Aosta. Dopo anni d’attività proposte ai Piani di Bobbio, in Valsassina, purtroppo e per vari motivi, quest’anno non è emersa la necessaria disponibilità di supporto per lo svolgimento della manifestazione. Così, dopo qualche tentativo rivolto ad alcune località lombarde, a seguito di sopralluoghi preventivi è stata scelta la località di Cheneil, sopra Valtournanche, che con i suoi 2000 m s.l.m. ha offerto un discreto innevamento. Nonostante alcune incertezze, dettate anche dal recente stop imposto dalla pandemia, la giornata ha visto oltre una trentina di partecipanti. Insieme agli istruttori FALC è stato presente Claudio Artoni, Istruttore del Servizio Valanghe Italiano (SVI). I convenuti, suddivisi in quattro gruppi, si sono alternati nelle postazioni del campo neve con momenti di ricerca multipla di manichini, con e senza ARTVa, che hanno permesso di simulare situazioni realmente possibili. La sinergia fra FALC e SVI ha garantito una collaborazione efficace ed apprezzata, aiutata anche dal meteo che si è presentato clemente. Le pazzie dei cambiamenti climatici, con stagioni sempre incerte per l’innevamento, non ci aiutano; tuttavia, non smetteremo di parlare di prevenzione. (Enrico Volpe).

In Veneto la preparazione della gita, campi di ricerca in valanga e laboratori sanitari.

Hanno registrato grande affluenza i due eventi organizzati in Veneto in occasione della giornata nazionale Sicuri con la Neve 2023. Numerosi i presenti – molti al loro primo approccio con le operazioni di autosoccorso in valanga – sia per l’aumento di appassionati di uscite invernali, con pelli e sci d’alpinismo, ciaspe o scarponi, sia per la sentita necessità di essere più informati. Un suggerimento generale, oltre ai consigli abituali legati a buone pratiche e abbigliamento adeguato, è quello di controllare periodicamente il regolare funzionamento di tutta la propria attrezzatura, a cominciare dall’ARTVa, e di esercitarsi spesso nell’utilizzo dei presidi di autosoccorso, per non trovarsi totalmente impreparati in caso di reale bisogno. In molte località sciistiche è possibile accedere a veri e propri campi ARTVa; Guide Alpine e Cai organizzano corsi e uscite, come è sempre utile dedicare qualche ora alle esercitazioni di autosoccorso con amici esperti.

Pieve di Cadore – Vigo di Cadore, Casera Razzo – Il Soccorso alpino di Pieve di Cadore e del Centro Cadore hanno previsto due momenti didattici, uno teorico venerdì 13 gennaio nella sede del Soccorso alpino di Pieve di Cadore – cui hanno preso parte una quarantina di persone in aula, più 160 in remoto seguendo la diretta Facebook e Instagram – e uno pratico a Casera Razzo domenica 15, con la partecipazione di 35 persone. Nella lezione tenuta in aula da un soccorritore, che è anche guida alpina e tecnico di elisoccorso, si è parlato della preparazione all’uscita, condizioni della neve, vento, dei distacchi, visone del bollettino e dei gradi di pericolo, di tutto il materiale, della chiamata al 118 e successiva attivazione del Soccorso organizzato e della geolocalizzazione da parte del Tecnico di Centrale operativa e di come comportarsi durante le escursioni ‘evolute’ (quelle non su pista battuta). A Casera Razzo sono stati predisposti due campi  di ricerca ARTVa, disseppellimento travolto e primo soccorso, ricerca vista udito, sondaggio. È stato anche insegnato come effettuare il cancelletto alla partenza con ARTVa tra i partecipanti dell’escursione/scialpinistica.

Lastebasse, Monte Coston/Fiorentini – Giornata veramente intensa e proficua anche per il Soccorso alpino di Arsiero; organizzata assieme al Cai Sezione di Thiene Sottosezione Arsiero e alla Scuole di alpinismo del Cai di Thiene e Schio, con lo svolgimento in contemporanea dell’aggiornamento di 30 Istruttori del Cai che ha permesso di integrare la didattica e di confrontarsi direttamente. Dalle 8.30 alle 15.30 i 70 partecipanti si sono alternati su tre laboratori: sanitario (alla presenza di medico e infermiere del Soccorso alpino e suddiviso in ipotermia e trauma), tecniche di ricerca e campo ARTVa  e manovre di autosoccorso. Tre grandi gruppi si sono susseguiti nella parte teorica per poi impegnarsi in una vera ricerca nei due scenari di valanga predisposti dai 20 soccorritori di Arsiero presenti sul posto. Completata la parte pratica, è stata svolta una dimostrazione di ricerca di soccorso organizzato, dall’arrivo delle squadre, ai sondaggi sistematici, ai diversi passaggi necessari all’individuazione delle persone travolte. Curiosi e interessati i partecipanti, alcuni hanno provato per la prima volta i dispositivi di autosoccorso. Saremo un pò più sicuri sulla neve? Sicuramente più informati! (Michela Canova)