IL PARLAMENTO ACCOGLIE L’EMENDAMENTO A FAVORE DEL SOCCORSO ALPINO

Comunicato stampa del 27 luglio 2018

Nella serata di ieri è stato favorevolmente votato, nella conversione in legge del “Decreto Dignità”, un emendamento a favore del Soccorso Alpino e Speleologico. L’emendamento in poche righe, ma di estremo rilevo, permette di superare le pastoie burocratiche che il Jobs Act e la pregressa legislazione in materia avevano nel tempo causato alla struttura del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico: vengono riconosciute, anche per il diritto del lavoro, le peculiarità dell’operato degli uomini del Soccorso Alpino, permettendo di superare le difficoltà nell’inquadrare la posizione delle figure professionali del Corpo.

Un commento non solo di cortesia, ma che entra anche nel merito, arriva direttamente dal Presidente nazionale, Maurizio Dellantonio: “Voglio ringraziare quanti in Parlamento – recependo le istanze del Soccorso Alpino – si sono prodigati per raggiungere questo complesso obiettivo. In particolare, voglio citare l’on. Federico D’Incà, che ha presentato quale primo firmatario del Movimento 5 Stelle l’emendamento assieme a oltre altri quaranta parlamentari, con la Lega Nord e tutte quelle forze che hanno appoggiato la proposta. Con questo novello articolo, – aggiunge Dellantonio – si fa chiarezza nell’inestricabile ginepraio creatosi degli ultimi quindici anni nella specifica materia e si riconoscono con chiarezza le specificità delle figure tecniche del Soccorso Alpino previste dalla “Legge 74 del 2001. Divise dietro le quali operano persone straordinarie, che quotidianamente operano fianco a fianco con il Servizio Sanitario del 118”.

Il Parlamento, nel tempo, ha riconosciuto con leggi e normative le peculiarità del Soccorso Alpino e Speleologico e del suo personale, trasferendo su di esso competenze e oneri sempre maggiori, anche in termini di responsabilità civili e penali, attribuendo funzioni uniche nel mondo del no profit, tra le quali si ricorda, ad esempio, che il Soccorso Alpino e Speleologico è riferimento esclusivo per le Regioni e le Province autonome per l’attuazione dei servizi di soccorso ed elisoccorso in ambiente montano, ipogeo e negli ambienti impervi ed ostili del territorio (Art. 2, comma 2 della Legge n. 74/01). Un Parlamento che ha saputo, anche con quest’ultimo emendamento, creare percorsi in grado di agevolare quest’ attività e rispettare il principio di sussidiarietà che il Soccorso Alpino e Speleologico interpreta quotidianamente.

Un pubblico servizio che non poteva ancora a lungo operare nell’incertezza giuridica a causa di vuoti normativi esistenti o a causa di faticanti, quanto incerte, interpretazioni. Un pubblico servizio, quello del Soccorso Alpino e Speleologico che, ad oggi, ha effettuato, oltre 160.000 interventi di soccorso ed elisoccorso, traendo in salvo oltre 176.600 persone, delle quali 103.800 feriti, 55.700 illesi che si trovavano in imminente pericolo di vita o in forti difficoltà, 15.220 i deceduti recuperati e 1.980 persone disperse.

Una realtà di volontariato – che ha al suo interno anche alcune figure indennizzabili, la cui posizione sarà molto più chiara grazie al recente lavoro del Parlamento – che, per gli interventi di cui sopra, ha impegnato 811.000 propri volontari, utilizzando oltre 78.000 volte gli elicotteri del 118 e il proprio personale a bordo quale componente qualificante.

 

ALLEGATO: Il TESTO DEL PROVVEDIMENTO APPROVATO

D.L. n. 87/2018: Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese (A.C. 924)

Al comma 1, alla lettera a) premettere la seguente: 
   0a) all’articolo 2, comma 2, dopo la lettera d-bis), è aggiunta la seguente: « d-ter) alle collaborazioni degli operatori che prestano le attività di cui alla legge 21 marzo 2001, n. 74, e successive modificazioni ed integrazioni». 

Firmatari: D’Incà, Pallini, Ciprini, Amitrano, Davide Aiello, Costanzo, Cubeddu, De Lorenzo, Giannone, Invidia, Licatini, Perconti, Siragusa, Tucci, Vizzini, Segneri, Caffaratto, Caparvi, Legnaioli, Eva Lorenzoni, Moschioni, Murelli, Trano, Aprile, Cabras, Cancelleri, Caso, Currò, Giuliodori, Grimaldi, Maniero, Martinciglio, Migliorino, Raduzzi, Ruggiero, Zanichelli, Zennaro, Cavandoli, Covolo, Ferrari, Gerardi, Gusmeroli, Alessandro Pagano, Paternoster, Tarantino, Terzoni.

 

 

 

 

 

Walter Milan

Responsabile Nazionale Comunicazione CNSAS
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