Il fine settimana dal 9 all’11 settembre ha visto impiegate le Delegazioni Speleologiche di Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) in una esercitazione di soccorso in ambiente ipogeo nella Riserva Naturale Regionale Grotte di Luppa all’interno del Comune di Sante Marie (AQ).

L’esercitazione, oltre a verificare le competenze e la preparazione di ciascun tecnico, intendeva valutare e migliorare l’integrazione e l’affiatamento tra i tecnici delle varie regioni che, in caso di intervento reale, si trovano ad operare in stretta collaborazione.

La simulazione prevedeva un complesso intervento di soccorso tecnico e medicalizzato con recupero di un ferito in una grotta con grande presenza di acqua e con possibilità di sifoni.

Le operazioni di recupero sono iniziate il sabato mattina verso le ore 10.00 con l’invio della squadra di primo intervento presso l’inghiottitoio della Grotta della Luppa. Nel giro di poche ore la squadra, insieme al medico del CNSAS, raggiunge il ferito che si trovava a circa 140 mt di profondità e, mentre il medico stabilizza l’infortunato, i tecnici incominciano l’allestimento della via d’uscita della barella.

Tramite il collegamento telefonico garantito da una linea  appositamente stesa lungo tutta la grotta, le operazioni all’interno della grotta sono state comunicate al campo base esterno dove era stata allestita la Direzione delle Operazioni. Come consuetudine in questo tipo di interventi, le squadre tecniche  si sono alternate lungo il percorso per allestire il recupero della barella nelle sale allagate, negli stretti meandri e lungo i tratti verticali.

Nei tratti allagati è stato necessario l’utilizzo di un canotto grazie al quale la barella poteva venire recuperata  accompagnata da tecnici immersi in acqua mentre i tecnici in parete recuperavano tramite corda.

La presenza di acqua crea in genere alcuni disagi non solo nei tratti più stretti o nei punti più profondi, ma anche lungo i tratti verticali per la presenza di piccole cascate. Ciononostante, il recupero è proseguito in maniera fluida  e l’infotunata è stata costantemente accompagnata e monitorata dal medico.

L’uscita della barella dalla grotta è avvenuta alle 4.30 circa di domenica e, nel giro di mezz’ora è stato raggiunto il centro di Coordinamento e Logistica che ha provveduto a prendersene carico.

Questa esercitazione è stata oltre che un’ottima occasione per confrontarsi con un contesto operativo dalle caratteristiche non consuete rispetto alle normali attività speleologiche del CNSAS, anche un’utile occasione per rafforzare la collaborazione e le sinergie con delegazioni limitrofe, che in caso di intervento reale si rivelano necessarie e preziose.