Domenica 7 maggio a Riva di Tures, in Alto Adige, si è concluso un percorso formativo di tre giorni organizzato della Scuola Nazionale Tecnici di Soccorso Speleologico del CNSAS e finalizzato alla formazione di tecnici abilitati all’uso di esplosivi e specializzati in operazioni di soccorso in ambienti ipogeo.
Grazie alla disponibilità di una locale attività estrattiva in esercizio, è stato possibile effettuare delle esercitazioni con materiale esplosivo.
L’evento formativo si è focalizzato sullo studio dell’impiego controllato di esplosivi in scenari di emergenza e soccorso di infortunati in ambiente montano ed ipogeo e nell’approfondimento delle migliori tecniche utilizzabili in scenari di emergenza e protezione civile.
L’evento ha visto impegnati circa 30 tecnici della Commissione Disostruzione, provenienti da vari Servizi Regionali del CNSAS, in possesso di “Licenza per il mestiere di fochino”, addestrati e specializzati in operazioni di “disostruzione” con materiale esplosivo.
Tali operazioni sono spesso richieste per soccorrere le persone infortunate all’interno delle grotte, nelle quali il transito della persona ferita, trasportata sulla barella, sarebbe difficilmente possibile in considerazione della morfologia delle grotte, caratterizzate a volte da ambienti di larghezza limitata.
Durante il corso sono state approfondite le tipologie di materiali esplodenti utilizzati in ambito civile nel settore minerario e le relative tecniche di impiego tramite lezioni teoriche e prove pratiche. Particolare attenzione è stata rivolta alla individuazione di nuove tipologie di cariche esplosive da impiegarsi con efficacia per la frantumazione della roccia e con la massima attenzione alla sicurezza per gli operatori.
Le prove pratiche hanno previsto l’abbattimento di porzioni di roccia attraverso volate, ossia attraverso la disposizione e il caricamento del materiale esplosivo, lungo la parete rocciosa da abbattere.
Inoltre sono state approfondite le tecniche di maneggio e utilizzo delle cariche cave, cariche esplosive speciali usate in appoggio per il taglio e la distruzione di elementi metallici. Tali cariche sono particolarmente interessanti nel caso si debba intervenire nel taglio di funi di acciaio, tondini o piastre metalliche in tensione, al fine, ad esempio, di scaricare volumi rocciosi trattenuti da reti e pannelli di funi.
Sono poi state illustrate le procedure di utilizzo dei detonatori elettronici, sistemi d’innesco più recenti e più evoluti nel mercato, che richiedono l’uso di apparecchiature dedicate per la programmazione e la gestione dell’innesco delle volate. Rispetto ai detonatori sino ad ora usati, quelli elettronici danno la possibilità di avere a disposizione uno spettro di ritardo estremamente ampio da 1 a 16.000 ms e permettono un controllo accurato ed estremamente sicuro dei detonatori, dalla fase di programmazione alla fase di brillamento. La formazione sui detonatori elettronici è stata realizzata direttamente dalla società Maxam Italia Spa attraverso un suo tecnico che è intervenuto in cantiere.
Questo tipo di detonatori elettronici sono stati utilizzati ad esempio, nella demolizione del Ponte Morandi.
La Scuola Nazionale Tecnici di Soccorso Speleologico di Disostruzione ringrazia la società GEOLOGICO di Giacomo Nardin (specializzata nell’utilizzo degli esplosivi in ambienti minerari ed in opere di ingegneria civile) per la sua collaborazione nell’organizzazione del seminario formativo, ed inoltre ringrazia la ditta TRANSBAGGER SRL che ha dato la possibilità di lavorare all` interno della cava.