Oskar e Gigliola. Il ricordo a un anno dalla morte

E’ passato un anno. Ma il loro ricordo vive in ognuno dei ragazzi del Soccorso Alpino e Speleologico. 
Oskar Piazza e Gigliola Mancinelli se ne sono andati sul finire dell’aprile scorso in Nepal, spazzati via da un’onda di morte tra le montagne e la gente che amavano, nei pressi del villaggio di Langtang. Era il 25 aprile 2015.

Oskar Piazza

Oskar Piazza

Oskar era un istruttore Nazionale del CNSAS, una persona straordinaria che ha formato centinaia di tecnici del Soccorso Alpino. Un pilastro dell’elisoccorso trentino e una sicurezza negli interventi più complessi. Oltre che un forte alpinista e guida alpina, con alle spalle spedizioni sui grandi 8mila e tantissime ascensioni limite nelle sue Dolomiti e nelle Alpi.

Gigliola una valente speleologa e istruttore medico del CNSAS, che con la sua professionalità ha dimostrato come la medicina d’urgenza potesse spingersi a salvare vite in posti e situazioni impensabili. Ha voluto dedicare sempre passione e sacrificio per insegnare e far crescere le tecniche di soccorso sanitario in ambiente ostile, distinguendosi in interventi straordinari come – ma è solo l’ultimo di una lunga serie – il salvataggio di uno speleologo tedesco

Gigliola Mancinelli

Gigliola Mancinelli

bloccato a -1000 in una grotta in Baviera.

 

“E’ un anno che ci hanno lasciato, ci mancano tanto – ci tiene a dire Maurizio Dellantonio, presidente nazionale del CNSAS -. Se ne sono andati fra le montagne più belle del mondo, impegnati in una spedizione importante, mentre facevano quello che più amavano. Ma sono nate tante iniziative nate per seguire le loro tracce e tenere vivo il loro ricordo”.

 

Per chi volesse “Oskar For Langtang”, l’associazione che ha preso il nome di Oskar, sta portando avanti un progetto importante.

Per maggiori informazioni: www.oskarforlangtang.it