L’IMS Medicine Camp a Bressanone riunisce i massimi esperti in medicina della montagna per rispondere ad alcune domande controverse.
Cresce l’attesa per l’IMS Medici ne Camp che dal 12 al 14 ottobre 2017 a Bressanone durante l’International Mountain Summit riunirà per la prima volta a livello mondiale i massimi esperti in medicina di montagna per discutere, ma soprattutto per far conoscere al pubblico, professionisti alpinisti, amanti della montagna allenati o meno, l’importanza dell’acclimatamento in quota per evitare rischi sulla salute a volte anche molto seri e da non sottovalutare.
Se giovedì 12 serve soprattutto per introdurre tema e partecipanti, i lavori veri e propri cominciano venerdì 13 ottobre mattina con l’eccezionale conferenza congiunta delle Società di Medicina di Montagna Italiana e l’austriaca Gesellschaft für Alpin- und Höhenmedizin, che hanno ben compreso l’importanza della collaborazione anche e forse soprattutto in questo settore. La conferenza delle due società italiana e austriaca si concluderà con la lectio magistralis di Erik R. Swenson, professore di medicina, fisiologia e biofisica presso l’Università di Washington di Seattle e un o dei massimi esperti di edema polmonare d’alta quota.
Troppo spesso vediamo nel campo dell’alpinismo e degli sport di alta quota un utilizzo improprio di farmaci, per togliere la fatica, migliorare la prestazione sportiva e per ovviare ai sintomi di uno scarso acclimatamento. Per evitare danni alla salute, e per sfatare miti e credenze, cono scendo i fattori che determinano la malattia d’alta quota, Luigi Festi, chirurgo generale e toracico a Varese, Presidente della Commissione Medica Centrale del CAI e direttore e ideatore del Master in Mountain Emergency Medicine e Master in Mountain Expedition Medicine, e Peter Hackett, uno dei massimi esperti di alta quota a livello mondiale e pioniere nella ricerca scientifica, nonché Direttore del Institute for Altitude Medicine del Colorado, hanno riunito in una conferenza prevista per il pomeriggio dello stesso venerdì, tutti i maggiori esperti del mondo in questo campo.
Uno degli obiettivi è mettere a confronto la medicina di montagna e la ricerca di alto livello anche con il pubblico non medico ama nte della montagna per rendere la discussione comprensibile a tutti.
Il supporto della Presidenza Generale del Club Alpino Italiano e di EURAC di Bolzano con Hermann Brugger Direttore dell’Istituto pe r la medicina d’emergenza in montagna e Presidente dell’International Society Mountain Medicine, garantirà un’ancora più ampia diffusione e un’integrazione anche scientifica con il mondo accademico internazionale.
Grazie all’organizzazione dell’IMS i tre giorni del Medicine Camp creano una possibilità di dialogo e conoscenza unica accomunando il pubblico ai maggiori esperti di medicina di montagna.
L’International Mountain Summit è supportato dal marchio ombrello Südtirol, KIKU, Cassa di Risparmio, Pircher, Fondazione Cassa di Risparmio, Bressanone e la regione Trentino / Alto Adige.
Countdown_per_il_IMS_Medicine_Camp
Maggiori informazioni e l’intero programma: www.ims.bz