Il compagno con l’applicazione GeoResQ ha richiesto i soccorsi. L’APP ha comunicato in automatico le coordinate, velocizzando i tempi d’intervento.
Brutta avventura nel pomeriggio di oggi per due alpinisti italiani, impegnati in un’escursione in Svizzera sul Pizzo Cristallina una montagna alta 2.912 metri delle Alpi Ticinesi. Un alpinista è caduto per più di 70 metri lungo una ripida pietraia, riportando diverse ferite e un forte shock. Il compagno con prontezza ha attivato l’allarme con il suo smartphone, lanciando la richiesta di aiuto con l’applicazione GeoResQ, sviluppata dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino (CNSAS) in collaborazione con il Club Alpino Italiano (CAI).
P.R, 46 anni residente in provincia di Milano, stava scendendo dalle scalette di un piccolo bivacco che si trova verso la cima del Pizzo Cristallina, quando ha perso l’equilibrio iniziando una caduta incontrollata lungo il pendio. Si è fermato parecchie decine di metri più in basso, in un punto non visibile dal compagno. E’ stato proprio l’amico che, con prontezza, ha attivato con il proprio telefono l’allarme GeoResQ, collegato direttamente alla centrale operativa del Soccorso Alpino e Speleologico italiano. L’allarme è arrivato alle 13.58. L’operatore di centrale ha verificato a monitor le coordinate dell’incidente e ha circoscritto la zona di chiamata. Poi ha attivato la centrale unica di soccorso della Valle D’Aosta, il punto italiano più vicino all’incidente, che a sua volta ha chiesto l’intervento della Rega, l’elisoccorso svizzero. A intervenire è stato l’elicottero “Rega 6” di base in Ticino: ha raggiunto i due alpinisti, recuperato il ferito, con un importante trauma cranico e toracico, e poco dopo il compagno.
P.R. è arrivato verso le 15.30 all’ospedale Civico di Lugano. E’ ricoverato in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita.