Frattura in forra per una donna e caduta nel Torrente Arzino per un ragazzo 8 agosto

Chiusaforte (UD)
Il primo ha avuto luogo intorno alle 11.30 nella forra del Rio Simon, un canyon che è diventato una classica discesa per gli appassionati tra le Alpi Carniche Orientali. Qui una donna si è procurata una frattura mentre camminava lungo il greto del torrente Simon in un tratto facile. La donna ha appoggiato il piede su un sasso mobile e perdendo l’equilibrio ha fatto leva tra altri sassi infortunandosi. L’incidente è avvenuto quasi all’inizio della forra, tra la quarta e la quinta calata – delle venti totali che comprendono l’intera discesa. Tra i partecipanti all’escursione c’era anche un soccorritore alpino della stazione di Moggio Udinese il quale, dopo aver stabilizzato l’arto della donna, ha proseguito assieme ad un compagno le calate fin dove il telefono ha riacquistato campo sufficiente per avvisare il Numero unico per le Emergenze e quindi la SORES – ovvero quasi all’uscita – allertando, dopo circa un’ora e mezza, la stazione del Soccorso Alpino e Spelologico competente per territorio, Moggio Udinese. Sul posto è stato inviato l’elisoccorso regionale, al pilota è stata fornita dal soccorritore alpino la posizione precisa e le indicazioni sulla possibilità di effettuare con agio una verricellata e la donna è stata in breve recuperata e condotta in ospedale. Per l’intervento si sono attivati cinque soccorritori del Soccorso Alpino della stazione di Moggio e la Guardia di Finanza di Tolmezzo.
Vito d’Asio (PN)
Intorno alle 14 anche la stazione di Maniago è stata attivata per un intervento sulle acque, questa volta sul Torrente Arzino, in località Curnila dove alcuni ragazzi cercavano refrigerio. Qui un diciannovenne  è scivolato in un tratto ripido nell’acqua ed è finito in una pozza dalla quale non riusciva più né a salire, né a scendere: poco sotto la pozza sfociava infatti in un saltino con cascata. I soccorritori, otto tecnici del Soccorso Alpino, assieme ai VIgili del Fuoco hanno effettuato assieme le operazioni di recupero, calandosi nel torrente con la corda per cinque metri e recuperando con un paranco il ragazzo sulla sponda.